- Concorso "Maestri del Lavoro" -


Anche quest’anno la Scuola Media Calvino ha partecipato al Concorso sulla Sicurezza indetto dai Maestri del Lavoro. E anche quest’anno una nostra alunna, Giorgia Perrone della Classe 3L, ha vinto aggiudicandosi il secondo posto tra tantissime scuole partecipanti di Modena e provincia!!!

Il testo di Giorgia Perrone:

Caro Dino,

Oggi la professoressa di italiano ci ha letto una pagina di giornale. Raccontava di Matteo, un ragazzo che un anno fa è morto in un incidente, qui nel nostro quartiere.

Quel testo mi ha fatto pensare a te, al mio forte cuginone, quello che in qualsiasi caso è rimasto forte, coraggioso e onesto, la persona più leale che sia esistita, la persona che nonostante le poche volte che ho visto, mi manca molto.

Non abbiamo passato molto tempo insieme, anzi, sì! Ma io ero molto piccola e non mi ricordo la maggior parte dei momenti.

Vorrei riviverli, riviverli insieme a te, ma ora tu non puoi, sei troppo impegnato lassù, in cielo, ad osservare tutti, ad osservare le nostre vite.

Immagino che tu veda le stesse cose che vedo io.

Vedrai ragazzi che attraversano la strada con il rosso, senza guardare se ci sono macchine, non passando sulle strisce, che magari camminano guardando il cellulare, ascoltando la musica; vedrai gente che corre sulle strade e non rispetta i limiti di velocità, vedrai tante persone che commettono infrazioni, senza pensare che un piccolo atto sbagliato potrebbe mettere in gioco la vita propria e degli altri.

La vita è un dono, una cosa nostra, una cosa unica, speciale, non bisogna sprecarla e non bisogna farla sprecare agli altri.

Ci sono tante persone che hanno perso questo dono per piccoli gesti o per atto di altri, come è successo a te.

Mi ricordo ancora, quella sera, eri uscito con i tuoi amici, era una semplice e tranquilla serata, eravate andati in un pub, per un innocente aperitivo, non avevate bevuto, perché dovevate tornare a casa in macchina, ma altri ragazzi sì, erano in quattro, il guidatore non ci vide più e andò fuori corsia, si scontrò contro la tua macchina, e qui, tutto finì.

Ci chiamarono a casa e ci dissero dell’incidente.

Tutti dovrebbero rispettare il codice stradale, per un motivo di sicurezza personale, ma anche verso gli altri.

Ognuno ha il diritto di vivere in sicurezza, invece, a volte a qualcuno viene tolta la vita, a causa di altre persone che la sottopongono ad un grande pericolo, solo per colpa della “leggerezza” di un istante.

Sono tanti gli atteggiamenti che non si dovrebbero tenere, eppure non è così, perché la gente non pensa quasi mai a ciò che provoca e a ciò che potrebbe provocare agli altri.

Non capisco il perché di tanta distrazione su un tema così importante.

Forse non hanno visto una persona a loro cara morire, morire in quel modo, non hanno trovato a terra disteso, un parente, un amico, fermo non più in grado di far nulla, per sempre.

Vedere una stella bellissima brillare, brillare per tanto tempo e poi vederla spegnersi ed essere consapevole che non riesce e non riuscirà mai più a brillare come prima, che rimarrà spenta, rimarrà una sagoma senza faccia, rimarrà solo un ricordo nella nostra mente, è una cosa terribile.

Io ogni volta che vedo incidenti, penso a te e a tanti altri come te, tutti dovrebbero farlo, tutti dovrebbero pensare per una volta agli altri e a se stessi.

La vita è come un mazzo di carte, devi giocare quelle giuste perché in palio c'è qualcosa di inestimabile.

Quando fai una mossa sbagliata non puoi più tornare indietro.

Perché ogni vita sacrificata non sia vana, perchè non ci siano altri incidenti a causa di “sciocchezze”, tutti dobbiamo stare attenti e dobbiamo cercare di ridurre la possibilità di infortuni ad esempio:
Rispettando i limiti di velocità, osservando la strada e non distraendosi con il cellulare, non parlando al telefono, rispettando i cartelli stradali, non bevendo prima di mettersi alla guida, stando semplicemente alle regole che ci salvaguardano.

Dovremmo stare tutti attenti a non causare morte e dolore a nessuno. Perché la sicurezza di tutti dipende da tutti.

La parola “sicuri” oggi è diventata concreta e vera se penso a te e a quello che ti è capitato.

Ciao, Giorgia